PLENILUNIO 22 DIC 2018
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"CHE FAI SILENZIOSA LUNA ...
... E tu certo comprendi
Il perchè delle cose, e vedi il frutto
Del mattin, della sera,
Del tacito, infinito andar del tempo.
Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore
Rida la primavera,
A chi giovi l'ardore, e che procacci
Il verno co' suoi ghiacci..."
XXIII Canto Giacomo Leopardi
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Una ricerca del 2013 condotta da neuroscuenziati dell'università di Basilea, del Politecnico di Losanna e della Clinica del sonno di Zollikon in Svizzera, pubblicata su "Current Biology", ha evidenziato che, quando la luna è piena, l'attività cerebrale umana durante il sonno profondo si riduce fino al 30% e parallelamente calano i livelli di melatonina, l'ormone che regola il ciclo sonno veglia.
Questo comporterebbe una riduzione delle ore di sonno notturne e un tempo di latenza più ampio per l'addormentamento. Sembrerebbe, quindi che, anche gli esseri umani nei soggetti più sensibili, venga mantenuto un orologio biologico che segue i cicli lunari.
Si tratta di un ritmo endogeno, simile ai ritmi circadiani, stagionali e annuali.
Prove dell'esistenza di questo tipo di ritmo - definito circalunare - esistono già nel moscerino marino, Clunio marinus - che coordina l'accoppiamento, la deposizione e la schiusa delle uova con il ciclo lunare - e nelle iguane marine delle Galàpagos. Secondo gli autori, nella nostra specie, il ritmo circalunare potrebbe essere la funzione di una memoria biologica arcaica, periodi durante i quali la luna svolgeva un ruolo fondamentale nel sincronizzare alcuni comportamenti umani per favorire, ad esempio, la riproduzione, come avviene in questi animali.
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