Alza lo sguardo "Mentre cammini alza lo sguardo e osserva quello che vedi intorno a te: persone, case, palazzi, alberi, animali ... poni attenzione ai colori e prova a ricordarli Appunta tutto quello che vedi, forse scoprirai qualcosa " "E se non vedo nulla?" "Allora inventa" ... L'indicazione di compiere dei movimenti del corpo, e nello specifico, di riattivare la motricità oculare, può favorire, in persone che soffrono di una profonda tristezza, sono abuliche, o sono scoraggiate, la comparsa di pensieri positivi, aperti alla speranza di una motivazione personale. Tuttavia non è così semplice, i meccanismi che ne sono alla base possono essere letti sul piano neuropsicofisiologico e secondo la teoria dei sistemi motivazionali interpersonali (Liotti, 1991-2017). Lo sguardo è il primo processo cognitivo ed emozionale (Ruggieri, 1987-2013), e già nella prima infanzia rappresenta un pattern mimico-espressivo attraverso il quale il bambino s...
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Visualizzazione dei post da agosto, 2018
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Acluofobia Fobia del buio. Anche gli adulti possono avere paura del buio. Le cause, o motivazioni, possono essere diverse. Importante tener presente i diversi contesti percettivi: se abbiamo paura del buio totale, il buio pesto, come si dice, la reazione psicofisiologica è di tipo primordiale: non vediamo nulla, non possiamo difenderci, quindi abbiamo paura perché siamo totalmente vulnerabili. Ci troviamo in uno stato di parziale deprivazione sensoriale, che immediatamente attiva dei segnali di allarme. Se in quel momento riusciamo a razionalizzare, a fare un'analisi del contesto e a riflettere, in pochi istanti troviamo una soluzione per tornare alla luce. I restanti sensi si acuiscono per aiutarci ad muoverci e ad orientarci in mancanza di visibilità. Ma in questo caso non si può certamente parlare di Acluofobia. La fobia del buio si presenta, invece, quando la persona ha una reazione ansiosa acuta e violenta se esposta al buio anche solo parziale, la sintomatolo...
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L'ATTESA ... La guardavo e non ero sicura che stesse lì, con me. Gli occhi attenti altrove, il respiro costretto sembrava tremante. Il corpo teso come pronto a muoversi Eppure era lì, apparentemente immobile ... "Cosa sta aspettando?" Il suo sguardo sospeso si rilassò, sorpreso ... "Sono in attesa, sempre" "Di cosa?" Finalmente i suoi occhi si appoggiarono su di me " E' questo il problema, non lo so" ... (Appunti, dialogo clinico, 2017) . Immagine: da una serie di Acqueforti di Arnoldo Ciarrocchi. Mostra: "Il volto e l'anima: Ciarrocchi ritrattista" (2018) Pinacoteca Civica Marco Moretti. Civitanova Marche